Scritto da un'autodidatta, colpito da varie tragiche vicissitudini nel corso della propria esistenza, ed in particolare nell'adolescenza, che lo hanno indotto a ricercare fin da giovanissimo il senso ultimo della vita, questo manuale essenziale di filosofia, avrà certamente il pregio di stupire il lettore. Venuto a conoscenza di questo breve trattato, Diego Fusaro ne ha colto immediatamente il valore, riconoscendo in questo testo una sorta di manifesto per un nuovo inizio del pensiero, offuscato ormai da lungo tempo dalla buia notte del mondo contemporaneo. Allievo di Emanuele Severino, ed esegeta di Giacomo Leopardi, Romeo Natale riconosce nella tecnologia intesa oggi come divinità che si è venuta a sostituire progressivamente all'Essere, e nella conseguente volontà di potenza che ne è alle fondamenta, la causa del male e della violenza oggi imperanti. Solo il pensiero puro, quello metafisico, può riportare luce e ordine nel caos postmoderno.