Alla concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi e al conseguente impoverimento del resto della popolazione corrisponde ovunque il tentativo di "valorizzare" parti delle città e delle risorse collettive per trasformarle in strumenti di profitto. La finanziarizzazione dell'abitare sociale a Milano, la privatizzazione dell'edilizia agevolata a Roma e le trasformazioni del tessuto sociale in un quartiere popolare di Napoli sono i tre esempi di tale dinamica presentati in questo libro. Come avvenne con le enclosures agli albori del capitalismo, quando signori e nobili recintarono terre e beni comuni per accumularne la rendita, oggi le classi dirigenti - dagli imprenditori locali alle élite finanziarie che possiedono la maggior parte della ricchezza mondiale - ambiscono ad appropriarsi di tutto ciò che ancora rimane fuori dal mercato: non solo gli spazi urbani ma anche il welfare, l'associazionismo, il terzo settore, addirittura il pensiero critico.