All'interno dell'attuale dibattito internazionale che invita ad agire per ridurre le diseguaglianze e a promuovere spazi di dialogo nelle nostre società complesse, il volume intende aprire una prospettiva meno esplorata nel discorso pedagogico interculturale. Presenta le donne con background migratorio come attive costruttrici di azioni e relazioni positive nei contesti familiari, educativi e sociali nelle comunità in cui vivono, rovesciando alcun i stereotipi e pregiudizi che spesso accompagnano le rappresentazioni e gli interventi educativi a esse rivolti. Attraverso la narrazione di storie di vita professionali e la loro rilettura alla luce degli studi di pedagogia critica, decoloniale, femminista e dell'etnografia dell'educazione, il volume crea uno spazio di conversazione interculturale fra donne, ricercatrici, comunità e istituzioni in cui riconoscere il valore educativo dell'esperienza di queste donne. Proprio in questo spazio permette loro di attivare processi di presa di parola come mezzo sia per riappropriarsi della propria identità e del proprio futuro, sia per contrastare le discriminazioni e il silenzio che non di rado le accompagna.