Pensate chi sarebbero stati, senza i loro inconfondibili baffi, Mister Potato, l'omino delle Pringles, la Gioconda di Duchamp, Mario e Luigi Bros, Magnum P.I., Einstein, Mimmo Modugno, Zorro, Lionel Richie, Marcel Proust, Frida Khalo... in questo libro, tra le altre cose, ci si domanderà che cosa a un certo punto della vita faccia scaturire nel soggetto il desiderio della moda del baffo... vanità? Supporto psicologico? Facilità di riconoscimento? Richiamo delle attenzioni altrui? L'autore indaga tutto questo con la levità di un discorso fatto a tempo perso, tenuto in una di quelle attese oziose dal barbiere, con la testa reclinata mentre la lama del rasoio ti fruscia via la barba superflua; e (come tutti i manuali che si rispettino) si passa in rassegna anche il lato pratico: come ottenere un paio di baffi perfetti, con tanto di glossario degli strumenti indispensabili.