Chi sono le famiglie miste binazionali? La famiglia mista è forse un "laboratorio creativo" per indagare il nostro atteggiamento nei confronti degli stranieri? È una chiave di lettura che permette di studiare i processi di ibridazione sociale nella società contemporanea? È la forma dell'amore nella società globalizzata? È forse un baluardo contro la mixofobia e la xenofobia? Partendo da questi interrogativi, il libro analizza la realtà delle coppie miste italo-marocchine mostrando come essere costituiscano, in una società segnata dalle migrazioni e dal multiculturalismo, un punto di osservazione interessante capace di cogliere le varie declinazioni attraverso cui si dispiegano i processi di familiarizzazione e di imparentamento, gli slittamenti dei significati dell'amore, da sentimento personale a oggetto politico del controllo sociale e, infine, l'intreccio tra comunità famigliare e comunità nazionale che lega assieme la dialettica tra mixité (familiare e sociale=, mixofobia e xenofobia. La mixité delle famiglie si trasforma in valore etico politico capace di arginare la mixofobia e la xenofobia dilagante e di sostanziare visioni di società più aperte, fluide e plurali. Come dice Miriam «la mia è una famiglia speciale, siamo tutti diventati un frutto misto, così come è la società italiana, e tutte le società del mondo. Siamo noi il futuro». Le coppie miste indicano una prospettiva di cambiamento plurale e democratico della società a partire dalla vita dei singoli, delle famiglie che coinvolge la profondità dei sentimenti e gli aspetti di "ordinarietà" del quotidiano, riconosciuti nella loro dimensione profondamente politica. Esse immettono nella nostra società nuove e inedite immagini di famiglia, di genitorialità, di idea del rapporto amoroso, di nuove relazioni pubblico-privato, di pratiche di solidarietà parentali, così come di nuovi regimi di differenze instabili e ibride che richiamano nuove immagini e immaginari di mondi meticci e plurali.