Che cos'è l'omofobia? In che modo si è espressa nella storia? Perché ancora oggi le religioni e alcuni gruppi sociali non accettano la "diversità" sessuale? Caratterizzato da uno stile agile, fresco e divulgativo, Storia dell'omofobia è un saggio di carattere storico, antropologico e politico, che mette in luce le ragioni di una millenaria persecuzione, dall'Antico Testamento fino ai giorni nostri, fornendoci gli strumenti per comprendere la natura di un "dispositivo culturale" ancora attivo. Partendo dai libri sacri per arrivare alla censura perseguita da ogni totalitarismo, passando per i sistemi legislativi e per la disciplina del Novecento omofoba per eccellenza, la psicoanalisi, l'omofobia emerge come doloroso leitmotiv, fonte di morte e paura. Un pregiudizio crudele di cui hanno fatto le spese, tra gli altri, il genio creativo di Oscar Wilde - condannato ai lavori forzati - e quello matematico di Alan Turing - inventore del computer decrittatore del codice Enigma durante la Seconda guerra mondiale, sottoposto a castrazione chimica nell'Inghilterra del dopoguerra e costretto al suicidio - oltre a migliaia di anonimi perseguitati, torturati, uccisi a causa del loro orientamento sessuale. Un libro che si rivolge a chi ama la storia come disciplina per conoscere a fondo l'umanità, ma anche uno strumento per chi lavora nei settori educativi e spesso si trova a dover spiegare quali ragioni abbiano potuto motivare la persecuzione del "diverso". Prefazione di Gian Antonio Stella.