"Ho cercato di fare un passo avanti, rispetto a "Eroi nel fango". Di scrivere dell'accaduto, ma anche di lasciar parlare l'energia, la forza e il coraggio che hanno spinto la tenace gente del Tanaro, delle colline e dei fondovalle ad andare oltre. Come e meglio di prima. Con il silenzio e l'operosità tipica dei cuneesi. Senza drammatizzazioni e lacrime da spettacolo, ma attraverso la sincerità a volte cruda di chi da acqua e melma è stato profondamente segnato. Così mi hanno regalato i loro racconti un uomo-poeta di Langa come Bruno Murialdo, la collega albese di lungo corso Giuseppina Fiori o la giovane cronista Manuela Arami, che nel'94 era soltanto una ragazzina. Ho ricevuto anche l'apporto tecnico puntuale di chi, cioè il generale Luigi Manfredi, mandò in aiuto gli alpini quale comandante del IV Corpo d'Armata. Ci sono le risposte di Silvio Berlusconi, che da presidente del Consiglio fu tra i primi politici a volare nelle zone della piena. E quelle dell'ex ministro Enrico Costa, che ha vissuto nel Monregalese anche la successiva alluvione del novembre 2016."