"Le nuove comunità dello sviluppo locale" lascia intendere un'idea di trasformazione, un processo di mutamento che segna discontinuità sul piano sociale, economico e culturale. Il libro ha l'ambizione di aprire un dibattito, sia pure non esaustivo, su come interpretare e far interagire gli aspetti della modernità rispetto al consolidato di spiegazione che "narra" lo sviluppo locale. A tal fine cercherà di rispondere ad alcuni interrogativi: come la modernizzazione, declinata da benessere affluente, istruzione, consumo e immaginari mediali, sta trasformando le determinanti istituzionali e la "natura sociale" dei territori che compongono la Terza Italia? È ancora ipotizzabile che gli stessi possano "cambiare pelle" lungo il continuum tradizione/innovazione? Quali futuri immaginabili potranno operare in questi contenitori spaziali di strutture produttive e dinamiche sociali? Nello scenario delineato, il lavoro definisce l'architettura di un processo di governance diffusa, la rete di competenza, snodo di eccellenze virtuali, attraverso cui le università promuovono una nuova interazione strategica con tutti gli attori dello sviluppo, locali e non.