Il migrante non è semplicemente una vittima. È, per sua natura e per il suo numero, un soggetto politico, una figura al prisma della quale leggere l'insieme delle questioni sociali È un pamphlet sulla condizione umana che chiede il riconoscimento della figura del migrante come soggetto politico, ripensando il concetto di esilio. Non più un diritto d'asilo, per come era stato istituito in risposta all'emergenza che seguì la Seconda guerra mondiale e ormai inadatto a rispondere alle necessità della contemporaneità, ma il diritto di lasciare il proprio paese e muoversi nello spazio oltre i confini.