"La proclamazione dello stato d'assedio della pandemia e l'insieme delle misure che l'hanno seguita possono essere interpretate come la diffusione di una nuova vera e propria religione di massa su scala globale, con tanto di miti fondatori, profeti, dogmi, atti di fede, sacerdoti, devoti credenti, santi martiri e pericolosi eretici, riti d'espiazione ed esorcismi, minacce di castighi divini e promesse messianiche di futuribili paradisi in Terra? Usando gli strumenti dell'antropologia delle religioni, le pagine del volume illuminano su questi quesiti, delineando il quadro impressionante dell'affermarsi di una grande liturgia collettiva - coerente anche se apparentemente convulsa - mai esistita sino ad ora: un credo carismatico che, in maniera spregiudicata, utilizza la paura e l'emotività priva di freni come suoi più grandi strumenti d'affermazione e di proselitismo."