Esiste un concetto difficilmente classificabile, quello della mostruosità per l'appunto, che ha sempre saputo sfidare il tempo e le differenti declinazioni e manifestazioni della cultura umana, sapendosi adattare alla mutazione delle idee e dei pensieri secondo un caleidoscopio di espressioni sempre affascinanti. Il saggio di Nerino Valentini affronta un lungo percorso di indagine storica: dalle speculazioni classiche di Aristotele al grande impulso agostiniano in epoca cristiana, per poi passare ai mirabolanti mondi d'oriente ed alle descrizioni fantasmagoriche di Marco Polo e i grandi trattati rinascimentali. Ma non finisce certo qui, perché la mostruosità si alligna nell'animo umano al punto da spingerlo alla creazione continua di esseri e di situazioni mostruose; ecco dunque i deformi, i diversi, gli altri e tutti coloro che, loro malgrado, subirono lo stigma del mostro a causa delle innominabili sperimentazioni scientifiche di un passato solo in apparenza trascorso ma, in realtà, sempre pronto ad esprimersi.