Non beviamo esclusivamente per dissetarci. Quando consumiamo moderatamente alcolici come vino, birra, distillati, liquori, o caffeinati come caffè, tè, cioccolata, cola, mate, lo facciamo per puro piacere. Quello che beviamo rientra in un sistema culturale: bere è un fatto sociale capace di generare sia identità sia alterità. Siamo di fronte a bevande che, per i loro effetti psicofisici, sono state considerate da numerose civiltà un dono degli dei e per questo elevate a strumento di ritualità, ma anche un dono da offrire all'ospite in segno di benvenuto o da consumare in compagnia, dato il loro innegabile potere socializzante. Per tale motivo esiste una storia del bere radicata nelle origini della vicenda umana, con le sue elaborazioni leggendarie e mitologiche. Questo libro le riprende e le interpreta, analizzando il presente e illustrando i prodotti e le loro modalità di consumo. La convivialità che ne sortisce riafferma la natura dell'uomo, in quanto animale sociale. Perciò possiamo dire che, più ancora di ciò che mangia, l'uomo è ciò che beve.