Monte Cocuzzo è un picco di rocce dolomitiche elevatosi in tempi remoti di fronte alle Eolie, sulle sponde tirreniche del mare dell'Odissea. Questa stupefacente formazione geologica dell'appennino calabrese si staglia sull'orizzonte come una grande piramide, con forme e suggestioni analoghe alla montagna Sainte-Victoire amata da Cézanne, con cui condivide aspetto magnetico, superstizioni e leggende magiche e fatalità. Intorno al Cocuzzo si apre un territorio aspro e suggestivo, attraversato da corsi d'acqua e costellato da villaggi abbandonati sorti su un'antica strada carovaniera, che congiungeva la mitica Pandosia al porto tirrenico di Temesa, la polis greca ricordata da Omero nell'Odissea. Cocuzzo è dunque una grande montagna-arca: una presenza potente accompagnata da miti, un luogo di superstizioni, narrazioni letterarie ed etnografiche che, insieme alle bellezze naturali, ne fanno ancora oggi un'eccezione ambientale, storica e antropologica.