Accanto a tanti volumi tecnici sull'intelligenza artificiale, questo vuole essere un testo agile e divulgativo che cerca di esaminare i molti interrogativi che l'intelligenza artificiale pone. Un libro fatto di domande, alcune senza risposta certa, che tenteranno di aprire la mente del lettore a nuovi scenari futuri e, forse, futuristici. Rispetto all'intelligenza artificiale vi sono oggi due approcci diametralmente opposti al problema. Da un lato i tecno-pessimisti che vedono solo scenari distopici e vivono con apprensione il progresso tecnologico enfatizzando i pericoli, e dall'altro i tecno-ottimisti che invece tendono a sopravvalutare gli effetti positivi arrivando ad attribuire virtù quasi taumaturgiche al progresso tecnologico. Secondo l'autore non bisogna quindi essere né tecno-ottimisti, né tecno-pessimisti, ma acquisire la consapevolezza che il governo dei cambiamenti strutturali economici e sociali che l'avvento dell'intelligenza artificiale causerà sarà fondamentale per assicurare la prosperità alle generazioni future ed evitare scenari negativi e anche apocalittici. Quindi niente distopie futuriste.