Il nuovo saggio di Marielle Macé è una appassionata e densa riflessione sull'ospitalità e l'accoglienza in cui l'autrice mobilita la letteratura, la poesia e la critica sociale per portare il suo e il nostro sguardo sulle forme di vita di coloro che chiamiamo 'migranti', questa umanità precarizzata che troppo spesso riusciamo a cogliere solo per le loro pene e perdite, che percepiamo solo come spettri.