Un'offerta di conoscenza rivolta a una città per far emergere le linee di un futuro possibile: questo è stata l'attività giornalistica di Pietro Paolo Marconi. Aver fatto parlare mille e più persone davanti a una telecamera perché il senso delle loro esperienze venisse disseminato nella comunità è un lavoro che merita un riconoscimento, più di una riflessione e, forse, qualche studio. Di certo il mezzo televisivo non può costituire, per definizione, strumento di costruzione della memoria; tuttavia i contenuti veicolati modificano le sensibilità e le coscienze senza lasciare tracce evidenti di questo lavorìo incessante. Le energie (e il tempo) dedicate al recupero di quei contenuti, alla loro riorganizzazione in forma di scrittura, creano strumenti utili alla crescita di nuove conoscenze. Conoscenze preziose a patto che qualcuno le trasformi in consapevolezze diffuse e attive, in protagonismo sociale soprattutto se sgorga dalle giovani generazioni con la messa a disposizione delle esperienze più consolidate.