Il desiderio sorge dai fondali più reconditi della nostra natura. Esso non dipende da una condizione di mancanza, ma dal bisogno di partecipare alla grande festa della vita. È un impulso irrefrenabile a esprimere le ragioni del cuore, che ci sollecita a entrare in un rapporto profondo con il mondo. Conoscere le radici profonde che lo alimentano è il modo migliore per spiccare il volo nel cielo dell'esistenza, facendo pace con sé stessi. Non tenerne conto, al contrario, significa imprigionarsi all'interno di un carcere di surrogati cui chiediamo invano un appagamento che non verrà. Non saranno mai gli oggetti che acquistiamo compulsivamente a darci soddisfazione. I desideri ci rendono liberi perché c'immergono in tutto ciò che ci circonda, fuori da ogni logica di appropriazione.