Il libro vuole far emergere, in maniera serena ma seria, i possibili effetti negativi dei media sulla concezione della vita dei giovani (consumismo, banalizzazione dei sentimenti, paura, indifferenza e diffidenza sociale, impoverimento linguistico e nei processi di apprendimento, intolleranza, aggressività, concezione oggettificata della donna e così via). Tali effetti sono individuati non sulla base di valutazioni personali dell'autrice, ma in base ai risultati dello straordinario patrimonio scientifico internazionale sul tema, che l'autrice ha monitorato nel corso di tre decadi.