La trasformazione del modello dominante di produzione energetica da fonti fossili è al centro del dibattito pubblico e scientifico, nonché oggetto di politiche nazionali ed europee, in quanto connessa a questioni di grande attualità quali i cambiamenti climatici, la riduzione delle emissioni, le catastrofi naturali, la sicurezza degli approvvigionamenti e la sostenibilità dell'attuale modello di sviluppo economico. Tale tematica è stata fino a oggi affrontata principalmente dalle scienze economiche e ingegneristiche. L'attenzione della ricerca si è focalizzata sull'hardware piuttosto che sul software umano e sociale. Tuttavia, i sistemi energetici, e le possibilità di un loro cambiamento, non sono solo economici o tecnologici, ma implicano anche pattern di vita sociale, rappresentazioni, modelli organizzativi e strutture relazionali. Al fine di generare le precondizioni sociali per il passaggio a una società a basse emissioni, incentrata su una crescente produzione di energia da fonti rinnovabili e su una maggiore sostenibilità dei consumi, appare dunque urgente riaffermare la centralità di un approccio sociologico all'energia. Il volume si propone di farlo analizzando tre ambiti della transizione energetica in cui emerge con particolare evidenza la rilevanza empirica e analitica di processi e variabili sociali: i conflitti sulla costruzione e localizzazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile; il risparmio energetico nei consumi domestici; le forme di azione collettiva sulle fonti rinnovabili che promuovono un nuovo modello di sistema energetico in cui i consumatori sono anche produttori.