L'aspettativa di vita media, la salute della popolazione e l'accesso a una vita sana sono un parametro fondamentale per misurare le disuguaglianze. Il divario sociale tra benessere e condizioni di necessità si va allargando e si manifesta in tanti ambiti, ma trova la sua più tangibile espressione nelle aspettative di vita e nella disponibilità di cura. La capacità di prevenire le malattie e le possibilità di vivere una vita salutare dipendono da politiche sanitarie, economiche, educative, sociali e ambientali indispensabili per ridurre le disuguaglianze. Questo tema assume un'importanza sempre maggiore alla luce degli effetti delle crisi - sanitaria, economica e sociale - che hanno investito l'Italia (e non solo l'Italia) negli ultimi anni. Il livello di disuguaglianze ha un impatto violento anzitutto sui bambini e sulle nuove generazioni. Secondo l'ultimo Atlante pubblicato da Save the Children, le disuguaglianze sociali si traducono nell'impossibilità di soddisfare esigenze di base: già nel 2019 l'indagine EU-SILC-Eurostat certificava in Italia un tasso di povertà alimentare del 6% delle bambine e dei bambini nella fascia d'età 1/15 anni. Le disuguaglianze nella salute e nella mortalità socialmente determinate e, pertanto, almeno in parte evitabili e modificabili, dovrebbero essere preoccupazione primaria delle politiche economiche, educative, sociali, ambientali e di salute pubblica. La consapevolezza di queste tematiche è invece ancora modesta. Questa pubblicazione ha l'obiettivo di mettere in evidenza l'aspettativa di vita come parametro per la misura delle disuguaglianze sociali per promuovere politiche volte a favorire un benessere più diffuso, un giusto accesso alle cure e a uno stile di vita sano.