I Vangeli raccontano che un soldato romano - Longino, secondo la tradizione - conficcò la punta della sua lancia nel costato di Cristo in croce per accertarsi che fosse morto. Da allora quella lancia è divenuta una delle più sacre reliquie di ogni tempo. E anche una delle più ambite: possederla, infatti, significava essere arbitri dei destini dell'umanità. L'aveva con sé Costantino quando iniziò la costruzione della nuova Roma. Carlo Magno la brandiva in battaglia e la teneva al suo fianco quando dormiva. Napoleone la pretese come bottino di guerra dopo Austerlitz. Il 14 marzo 1938 (vigilia di san Longino), a distanza di appena due giorni dall'annuncio dell'Anschluss, Hitler ordinò che venisse trasferita in Germania. Alec Maclellan si muove abilmente tra storia e leggende, mito e tradizioni, religione e occultismo, intrecciando teorie spericolate, verità ingombranti, indizi suggestivi. L'obiettivo è dissipare la millenaria coltre di misteri che cela il segreto della «Lancia del Destino».