Il testo raccoglie le credenze religiose superstiziose e magiche in particolare della Lucania, ma la ricerca viene estesa a buona parte del Sud Italia, alla Puglia, all'Abruzzo, al Molise e alla Campania. Il suo valore principale consiste nell'essere un testo documentario, che raccoglie oltre un centinaio di scongiuri e formule magiche, centocinquanta preghiere popolari che si recitavano la mattina, la sera, nel resto della giornata in chiesa e nell'evenienza di temporali, una cinquantina di canti religiosi popolari, detti capitoli, che venivano cantati in chiesa, ma soprattutto nelle campagne allorché si seminava, si mondava, si mieteva. Tali documenti, raccolti dall'autore quaranta anni fa, ai giorni nostri sono quasi del tutto scomparsi.