Un Regno posto a cavallo tra due continenti, Europa e Africa, con capitale Palermo, Prima Sedes Corona Regis et Regni Caput e metropoli Tri-lingue. Palermo, "quella che (a narrarne) i vanti non si finirebbe quasi mai," dove "i palazzi del Re ne circonda(va)no il collo, come i monili cingono i colli delle ragazze dal seno ricolmo". Un Regno dove la diversità e la pacifica convivenza dei popoli che vi vivevano determinarono la nascita di un Popolo e la formazione di una Coscienza Nazionale. Una Voluntas Siculorum, che avrebbe caratterizzato e determinato la Storia Siciliana ed Europea dei secoli a venire fino alla declassazione del Regno Siciliano a Vice-Regno nel 1412. Una Coscienza Nazionale, evidenziatasi negli anni bui succedutisi al crollo della monarchia degli Altavilla, che avrebbe spinto i Siciliani a fuggire da comode soluzioni di compromesso, pur di affermare i valori che facevano di essi un Popolo. Nella reale convinzione che ogni decisione, riguardante il loro Paese, dovesse essere presa all'interno del Regno stesso e con il loro consenso. Ma non ci fermeremo qui.