"La pandemia provocata dal coronavirus ha inciso profondamente sulla nostra esistenza per quanto riguarda la salute ma anche lo stile di vita. Tutte le nostre certezze sono state messe in discussione e la paura giustificata è stata soppiantata da un terrore cieco che ha modificato i nostri comportamenti e annullato le nostre difese, soprattutto psicologiche. Il senso di annientamento e di sconfitta prevale in tante persone. Ci stiamo ammalando di rassegnazione, ed è il male peggiore che dobbiamo combattere per uscire più forti di prima. Sotto il bombardamento di informazioni a cui siamo sottoposti, a salvarci in questa fase e anche in futuro sarà la capacità di pensare con la nostra testa, di non accettare a priori il Pensiero Unico Dominante. Perché, anche se per qualcuno siamo solo una massa, ognuno di noi è unico e ha il diritto di esprimere le proprie idee e farle valere". Così scrive Diana Lanciotti nella prefazione di "Antivirus", in cui ha raccolto una serie di riflessioni sui temi di attualità, a partire dall'emergenza coronavirus, all'immigrazione, alla politica, alla società.