Con l'esotica complicità di Emilio Salgari, i Sikh - lunghe barbe e minacciosi coltelli - popolano da sempre la nostra immaginazione. Il mito fa parte della loro storia, almeno per noi occidentali. Sono devoti del Guru Granth Sahib, le sacre scritture dei 10 guru che si sono succeduti dal 1469 al 1708 e di altri amanti del Creatore. Vivono principalmente nel Punjab (Nord-India). Pregano il Creatore onnipresente e onnipotente, che si manifesta attraverso il Creato e che è raggiungibile grazie alla preghiera e all'aiuto di una guida, il guru, cioè colui che dà la luce (saggezza) al buio (l'ignoranza). Per lo più dediti all'agricoltura e alla ricerca spirituale, si sono anche trasformati in terribili, leggendari guerrieri in risposta alle persecuzioni di cui sono stati vittime per almeno due secoli. L'opera di Lajwanti Rama Khrishna offre una ricostruzione approfondita dell'epopea sikh; un quadro completo dal punto di vista storico, perché ricostruisce gli eventi decisivi di questo popolo, ma anche da un punto di vista più culturale, perché ne approfondisce la specificità religiosa.