Decenni prima di Internet, della rete globale dell'informazione, degli smartphone e dei social media, il mass-mediologo Marshall McLuhan ha predetto una futura guerra mondiale combattuta usando le informazioni. La guerra di informazioni è una guerra asimmetrica fondata sulla centralità dell'informazione che si manifesta, grazie a internet, travalicando le distanze, influenzando le scelte politiche, finanziarie e militari, conferendo maggiore influenza e/o togliendola, manifestandosi secondo una modalità universale e interdipendente. E proprio la morfologia dell'infosfera e, in particolare, dei social media, è il terreno più adatto per la guerra di informazione: una guerra profonda, cognitiva, mnesica e di percezione, abilitata da una violenza tribale, determinata da passioni culturali, etniche, politiche polarizzate, caratterizzate da una divisione ideologica sempre più forte, fatta di punti di vista sui fatti e gli eventi del mondo.