L'Italia è, insieme a Germania e Giappone, il Paese più vecchio del mondo. Anche l'Europa è ormai davvero il "vecchio continente" e la "epidemia" di vecchiaia si sta estendendo ai Paesi in via di sviluppo. Se ne parla poco, non si approfondiscono i dati e le notizie, eppure esattamente questo è il problema più grande del nostro tempo, innanzitutto per la società italiana. Andiamo incontro, dopo la lotta di classe, a una "lotta di classi" (di età), a un conflitto tra giovani e vecchi? Quali sono le conseguenze di questo fenomeno epocale sull'economia, la politica, il costume, gli equilibri mondiali, le relazioni familiari? Com'è cambiata la concezione tradizionale di "vecchiaia e gioventù"? La piramide delle età, per millenni (e sino a pochi anni fa) ha avuto una grande base di giovani, a sostegno di un vertice esiguo di vecchi. Il clamoroso, drammatico capovolgimento della piramide è il soggetto di questo libro, che ne fa la chiave di lettura per quanto accade intorno a noi. Un vasto dibattito è più che maturo, ma non è neppure iniziato, anche perché il tema è spinoso e l'opinione pubblica ancora non conosce i fatti.