«Datemi libri» è la frase che ha spinto Ludovica Iaccino a combattere l'indifferenza e dar voce al grido d'aiuto dei bambini che vivono nella drammatica condizione del profugo e dell'emarginato, per spiegare il mondo visto dagli occhi di chi fugge dai deserti, di chi ha paura, di chi non sa se sopravvivrà alle bombe, alla fame, all'AIDS, alla siccità. Da Eva, che chiede libri, a Laila, che da bambina ha rischiato la lapidazione, il libro raccoglie interviste e incontri - principalmente con bambini e bambine - avvenuti nell'arco di cinque anni durante viaggi personali e viaggi stampa.