Helga El Morbin ci offre un canzoniere arricchito di proverbi che riesce a toccare il cuore perché racconta fili luminosi di vita nel loro più variegato e divertente divenire. Dai versi tracima nostalgia per la giovinezza e il mondo ad essa connesso, anche se più povero dell'attuale, ma forte è anche il richiamo alla riconoscenza nei confronti dei genitori e degli anziani, così come copiosa trasuda l'ammirazione, la simpatia e l'amicizia verso personaggi sconosciuti ma indimenticabili. I proverbi sono confezionati rispettando i particolari crismi della tradizione orale veronese: l'utilizzo della rima e dell'assonanza, dell'enumerazione ricorrente di tre elementi, della metafora o dell'ossimoro, del possibile contrasto tra loro o della doppia interpretazione e trovano pertanto piena collocazione a fianco dei vecchi proerbi nostrani, ancorché appena inventati.