Con un occhio al calcolabile e uno al non-calcolabile, Alexander R. Galloway ci parla della tecnologia che guida il mondo di oggi e delle persone che hanno contribuito a creare alcune macchine. Grazie al lavoro sugli archivi della computazione e dei media digitali, l'autore compie un passo ulteriore nella propria indagine e ci mostra come il mondo digitale possa prosperare ma anche atrofizzarsi, come le reti possano creare una serie infinita di interconnessioni e, allo stesso tempo, disgregarsi e disgregare, colonizzare il mondo e dare vita a pratiche di esclusione e di opposizione. L'alternanza tra ciò che è possibile calcolare e ciò che crea attrito resistendo al calcolo costituisce la vera storia delle macchine digitali, dalla cibernetica alle reti, fino agli automi cellulari e oltre. Nel descrivere criticamente il passato del mondo "macchinico", questo libro è una riflessione su tutto ciò che rimane di incomputabile mentre continuiamo a vivere nella lunga era digitale.