Il terzo decennio del 2000 si e aperto con qualcosa che il mondo occidentale non aveva vissuto da più di un secolo: una evenienza del tutto sconosciuta, una pandemia. Il COVID- 19 è apparso nel nostro paese, primo nel mondo occidentale, nel febbraio del 2020 e con una virulenza del tutto imprevista ha mietuto migliaia di vittime, costringendo le persone ad un forte mutamento di stili e ritmi di vita, scuotendo sicurezze che sembravano ormai consolidate, in primo luogo l'"onnipotenza" della scienza umana. Ha lasciato cosi riemergere un senso di limite e forte precarietà della vita che l'uomo occidentale forse aveva dimenticato. Il risveglio brusco di questa precarietà ha prodotto in molti profonde incertezze, alimentato paure, condizioni di stress, disagi e disturbi psicologici. Di tutto ciò, come e stato documentato da una serie enorme di studi e ricerche, ne hanno fatto le spese soprattutto i giovani. Nel libro è presentata una di queste ricerche (condotta da un gruppo di giovani e capaci ricercatori) che diversamente dagli altri studi non ha inteso fornire una descrizione più o meno articolata dei danni prodotti dal virus sulla psicologia dei giovani,...