L'opera propone una storia naturale e sociale dell'amianto, minerale 'prodigioso' che, dopo essere stato oggetto di approfondimenti scientifici, viene disseminato ovunque in quanto materiale insostituibile per la sicurezza ed il progresso. Ma parallelamente alle virtù merceologiche, ai vantaggi sociali e agli interessi economici per alcuni gruppi, si palesano vizi e pericoli, in particolare i danni alla salute che per troppo tempo vengono scarsamente valorizzati o occultati. Utilizzando testimonianze dirette di lavoratori e dei loro familiari, di medici ed epidemiologi, di sociologi e psicologi, di letterati, artisti e storici, vengono illustrate in particolare le tragiche vicende legate all'Eternit di Casale Monferrato, alla Società Italiana Amianto di Grugliasco, alla cava di Balangero, alla costruzione e manutenzione dei veicoli ferroviari e ai cantieri navali. La trattazione si sofferma sulle varie fasi dell'"epopea" dell'amianto per arrivare alla sua messa al bando e anche oltre, dando conto degli esiti di fatti tragici che ancora oggi attirano rancore e sete di giustizia.