È dall'età adolescenziale fino a quella che precede la maturità che più si manifestano disturbi alimentari quali anoressia, bulimia etc., disturbi che la maggior parte delle volte nascono a causa di modelli comunicativi errati che spingono le donne a prendere a esempio canoni di bellezza distorti. L'autrice, che non a caso è una studentessa universitaria, ha potuto vedere con i suoi occhi la sofferenza che scaturisce da questi disturbi e ha deciso di intraprendere uno studio personale, accurato ed estremamente approfondito, che nulla ha da invidiare ad un professionista del settore, per fornire alle persone un saggio in cui si individuano cause ed effetti di queste gravi patologie. Un saggio di denuncia e allo stesso tempo di sensibilizzazione che colpisce e lascia il segno. Oltre alle testimonianze di donne che sono uscite dalla malattia, o che purtroppo ne sono morte, esistono addirittura blog pro anoressia dove è possibile trovare degli "utili" suggerimenti per non mangiare: "Ti consiglio di tenere sempre accanto a te una bottiglia d'acqua. Appena senti lo stimolo di mangiare ti attacchi a quella. Bevi, bevi e bevi. Tutta di un fiato, senza respirare. Bevi finché non ne puoi davvero più e devi riprendere fiato. Forse così riesci a reprimere lo stimolo a mangiare... io ci riuscivo".