Questo libro si occupa dell'eguaglianza sociale. Da tempo si ritiene, da parte dei benpensanti e dei bigotti della sinistra, che il benessere capitalistico si allargherà fatalmente fino a includere le sacche estreme di povertà. È invece all'opera una tendenza sistemica a rendere i ricchi sempre più ricchi e i poveri, benché "funzionali" ai gruppi privilegiati, sempre più socialmente emarginati. Volere la democrazia non significa accontentarsi delle procedure formali. C'è in essa una promessa di eguaglianza che è stata storicamente tradita.