Angelo, Silvia, Leonardo non sono "gli stati vegetativi" raccontati dai media o dati statistici, ma persone, padri, madri, figli. Fermi e immobili in un letto o su una carrozzina, rendono evidente il limite e la fragilità di ciascuno di noi. Non si esce da un reparto di stati vegetativi senza interrogarsi sulla propria vita. E se capitasse a me? A mio figlio? Se in questo letto ci fosse mia madre? In queste pagine vivono i racconti di queste persone, ospiti di tre strutture in provincia di Bergamo. La Fondazione S. Maria Ausiliatrice, il Don Orione, la Rsa Ovidio Cerruti e i loro nuclei specializzati nella cura delle persone in stato vegetativo sono luoghi vivi e vissuti dove la vita non è un incidente di percorso, ma un'invocazione al cielo. Ecco perché si entra in una struttura di questo tipo compiendo lo stesso passo a lato che si suole compiere quando si entra in un luogo sacro.