Questo libro propone al lettore un percorso simbolico esoterico sul culto dell'acqua, in parte storico ed in parte tematico, incentrato sul folklore popolare e contadino della Sardegna, dove tutto ha inizio con l'Età della pietra, non intesa semplicemente nel suo comune senso cronologico, ma in uno più specifico legato a questa prima materia, poiché proprio nel monumentalismo prenuragico e nuragico risiedono molti misteri dell'Isola. Il popolo sardo, che ha costruito quei monumenti, ha depositato una sorta di germe culturale vivo ancora oggi e determinante per il folklore locale. Partendo da questa premessa, l'Autore ha articolato il testo del libro, anche per una maggiore facilità di consultazione, in due parti strutturalmente articolate in capitoli e paragrafi. Nella prima parte, dopo aver esposto le caratteristiche chimiche e fisiche dell'acqua, le sue proprietà e anomalie, e tutti i fenomeni che la rendono misteriosa e inconsueta, questo fluido viene analizzato con i suoi Universi simbolici e le sue qualità sacrali, nel fantastico complessivo di tutti i tempi e delle varie culture, non solo quelle occidentali. Nella seconda parte si entra definitivamente nell'argomento preminente del libro, indagando sull'intenso rapporto che l'ambiente tradizionale della Sardegna ha avuto con l'acqua dove il suo culto ha avuto un ruolo di grande rilievo ed è stato uno degli aspetti più caratterizzanti della spiritualità isolana. E poiché dall'esame degli studi prodotti da diversi esponenti del mondo scientifico, oltre che dalla numerosa schiera di appassionati che si sono occupati del culto delle acque in Sardegna, prendono corpo tante leggende legate a questo argomento, abbiamo pensato di estrarre da queste una sintesi su quanto allora succedeva durante i riti e quindi fare nascere qualche riflessione su quel che l'acqua ha rappresentato e rappresenta tuttora nella storia del popolo sardo.