Il tema delle periferie urbane continua a rappresentare uno scoglio sociale su cui si infrangono numerose politiche pubbliche. La loro perenne attualità nei fatti di cronaca non è solo segno di un limite politico. C'è una sconfitta che avviene più a monte e che riguarda il modo in cui le periferie sono spesso state mal comprese. In questo complesso scenario, il paziente sforzo dell'autore consiste nel ricostruire il profilo umano di chi abita le periferie. Oltre che luogo (terra di mezzo: né centro città, né aperta campagna), esse divengono esperienza, quella dell'essere messi a distanza e privati di una relazione fondamentale. Iula disegna così l'ontologia sociale dell'essere periferico e, alla fine del percorso, rende visibile il contributo che viene dalla teoria generativa: lì dove la separazione sitrasforma in un possibile radicamento, prima, e in memoria della svolta, poi. Che cos'è una periferia? Come nasce? Come funziona? E come fare per rigenerare chi vive quotidianamente in quei luoghi di esclusione? Una riformulazione sostanziale del nostro modo d'intendere le periferie, oggetto di una specifica attenzione pastorale nel magistero di papa Francesco, per aprire nuovi cammini di senso.