Sconfiggere la morte e resuscitare i defunti, creare organismi viventi, istituire una rete mondiale di comunicazioni, scatenare la potenza della mente, manipolare sia i fenomeni cosmici sia quelli atmosferici, colonizzare lo spazio... Alcuni di questi progetti sono già realizzati, altri forse lo saranno presto, ma tutti hanno radici in Russia, nel movimento detto "cosmismo", miscuglio di ricerca scientifica, metafisica e misticismo. Il primo cosmista fu Nikolaj Fëdorovic Fëdorov, filosofo eccentrico che intrattenne scambi epistolari con Dostoevskij e che si prefiggeva di far rinascere i morti. Tempo dopo i leader bolscevichi, «costruttori di Dio», sognarono di creare una nuova religione e di rendere gli esseri umani immortali. Era proprio questo lo scopo, in fondo, quando fu mummificato il corpo di Lenin. Altri personaggi hanno spianato la strada alla conquista dello spazio già negli anni Venti del Novecento; una volta eliminata la morte, infatti, la Terra sarebbe diventata troppo ristretta per l'umanità. Questo lato della cultura russa e sovietica, quasi sconosciuto fuori dalla sua terra d'origine, sembrerà abbastanza assurdo a una mentalità cartesiana. Ma il cosmismo sopravvive ancora oggi e spiega vari aspetti della Russia attuale, incluse le sue scelte politiche. Da qualche decennio, inoltre, il cosmismo ha trovato una seconda patria nella Silicon Valley, con eredi come Sergej Brin ed Elon Musk.