Il volume raccoglie un insieme di parole e ne ricostruisce, sebbene senza pretesa filologica, il significato, ricercandone il potere d'uso. Minimo perché raccoglie solo alcune parole, frutto di corrispondenze, ricerca, bisogno di identità e rifondazione attraverso il linguaggio, le sue radici, le sue suggestioni. Necessarie perché sono parole fondative e irrinunciabili per chi le ha scritte e sente di condividerle. Questa raccolta è nata per caso durante la pandemia, quando la lontananza forzata ha chiesto soccorso alle parole per colmare le distanze e confortare i cuori. Le parole sono diventate le presenze e gli abbracci che si sarebbe voluto offrire. L'esperienza globale del covid ha reso evidente quanto dolore, fatica e coraggio richiedano le ripartenze, in ogni circostanza della vita. Queste parole, che hanno attraversato la pandemia, cercando di fare sommessamente da infermiere dell'anima, sono un omaggio a tutti coloro che non smettono di lottare ed un incoraggiamento per tutti coloro che si sentono troppo stanchi per farlo da soli. Il saggio introduttivo è di Federico Reggio.
