Ogni giorno milioni di immagini riguardanti l'alimentazione vengono condivise sui social, per alcune persone può essere un gioco, un modo per vivere la convivialità, per altri, come i foodblogger, un lavoro. Ma per molte persone con disturbi alimentari tutto ciò può diventare un'ossessione. Il volume indaga la fragilità tipica dell'adolescenza, facile preda di questo continuo bisogno di essere ammirati, costi quel che costi, con l'obiettivo di comprendere che bisogna educare i giovani a diventare ciò che sono realmente, non facendoli sentire mendicanti di parole ma signori del linguaggio.