Ti aspetti la città di Al Capone e trovi viali sereni, tra gli edifici neoclassici dell'Esposizione universale del 1893. Letture giovanili ti parlano dei mattatoi di Chicago; invece ti appaiono fantastici grattacieli. Ti aspettavi una città continentale, al centro del Nordamerica, e ti si para una città marina. Sullo sconfinato Lago Michigan, Chicago è la più americana delle città statunitensi (basti pensare che McDonald's è una sua multinazionale) e, diversamente da New York, San Francisco o Los Angeles, a Chicago si ha il reality check, ovvero il polso di quel che pensa l'America vera, profonda. Come un detective, Marco d'Eramo si addentra nella città e la investiga. Vive l'avventura dell'esplorazione di un europeo trapiantato con tutto il suo bagaglio concettuale dal Vecchio Mondo, conservando lo sguardo alieno e lo stupore da straniero. Con una postfazione dell'Autore che a venticinque anni dalla sua prima uscita fa il punto sulle dinamiche della città.