"La memoria collettiva racconta che il cibo dei giorni festivi, eccezionalmente speciale, caratterizzato da vivande succulente, era per i contadini un premio al duro lavoro della terra, per cui la convivialità acquisiva un grande valore; era condivisione, vita, anzi celebrazione della vita, essendo il cibo fonte essenziale e indispensabile di sopravvivenza". Un prontuario di sapori non ancora perduti, da preservare e tramandare alle generazioni future: Alessandro Cuomo perviene al suo metodo attraverso un excursus alimentare che affonda le proprie radici nell'antichità pitagorica, rendendoci edotti sull'arte della conservazione, atavica disciplina rurale ma anche segnale fondamentale di quella consapevolezza del prodotto e di quella cucina che ancora oggi diventano cultura e fonte inesauribile di ispirazione e innovazione.