"Vedo ed osservo come le nostre intelligenze divergenti e differenti tra loro, si muovono e si nutrono dell'ambiente. Come funzionano, come si sentono, come si vedono, come interagiscono. Sono difficilmente misurabili e quando si riesce è come isolare una goccia di acqua di un oceano, difficilmente riusciamo a comprenderne le infinite particolarità. È grazie ad essa ed alla sua intima natura, a noi fortunatamente sconosciuta, che possiamo, a volte, prendere coscienza dell'espressione inarrestabile e meravigliosa del flusso evolutivo della nostra storia, perfetta e limpida nella sua adattabilità e nelle sue innumerevoli espressioni". Così i cuori africani potranno darci nuovamente vita; così rivive "ubuntu", nell'espressione della lingua Bantu, come nuova forma di umanesimo e rinnovamento dell'uomo".