Torno a scrivere come quattro anni fa, e con lo stesso perso sul cuore, di morte sul lavoro. Avrei voluto narrare di speranza, di barlumi di giustizia di aumentata sensibilità al problema, di norme di sicurezza implementate e di rispetto per le vittime e i familiari. Invece nulla e' cambiato, anzi il trend è in spaventosa costante ascesa. In Italia, ogni otto ore si registra un infortunio o due. 1200 morti l'anno sul posto di lavoro. I numeri di sangue del 2021 sono in crescita rispetto all'anno precedente e va considerato anche il fermo di molte aziende nei lock down. Va considerato inoltre che nel novero vengono conteggiati solo gli assicurati Inail, quindi il dato in se è sottostimato. Ancora più mostruoso. Muoiono donne, uomini, ragazzi, anziani. Prefazione di Walter Veltroni.