L'orso è l'ultima delle grandi fiere che il mondo abbia conosciuto, un generatore di simboli adatto a individuare realtà diverse tra loro: dalle comunità gay "Bears" alla Coca-Cola, dalle costellazioni alle squadre di rugby. In questo insolito saggio, una vera e propria biografia dell'orso, si ripercorrono i rapporti intercorsi tra l'uomo e l'animale nei secoli e nelle culture: dalla Preistoria e il suo presunto "culto dell'orso" al mondo greco, dove l'animale dà nome a costellazioni e accompagna le ragazze di buona famiglia alla vita matrimoniale attraverso il rito dell'aratela; dal mondo romano, dove combatte contro altri animali, gladiatori, cristiani e criminali, all'età medievale, quando i cuccioli sono utilizzati da principi e re come dono per le dame e gli adulti come cavalcature di santi. Un'epoca in cui gli uomini possono trasformarsi in terribili Berserkir, i mitici guerrieri-orso delle saghe nordiche. Il volume spazia anche tra le culture etnologiche: dagli Ainu giapponesi agli indiani d'America, dagli Inuit agli sciamani tungusi, per raccontare con linguaggio accessibile anche ai non specialisti realtà antropologiche come "Signore degli Animali", Bear Ceremonialism, sciamanesimo. Anche nelle tradizioni occidentali l'orso è ancora presente nei racconti e nelle maschere di Carnevale: i loro significati profondi saranno ricercati in un piacevole viaggio che va da Aristotele a King Kong. Senza dimenticare le compagnie italiana, gitane e russe degli orsanti.