«Inversion du sens génital et autres perversions sexuelles è un articolo del 1882, di Jean- Martin Charcot e Valentin Magnan, apparso per la prima volta nella rivista "Archives de Neurologie" diretta da Charcot, ed edito in volume l'anno seguente. Si tratta della prima pubblicazione medica francese ad aver affrontato da un punto di vista scientifico l'inversione sessuale - oggi parleremmo di omosessualità - considerandola una condizione innata dell'essere umano. Charcot e Magnan entrarono a far parte di quella comunità scientifica che aveva già iniziato a presentare i suoi primi interventi in Germania, Italia e Inghilterra, invocando l'assenza di una responsabilità giuridica dell'omosessuale sulla base di tale argomento; la pubblicazione, rivolta principalmente ai giuristi, aveva lo scopo di presentare l'inversione sessuale all'interno di un approfondito quadro nosografico, ovvero una descrizione scientifica meticolosa dei processi morbosi di una patologia, e inaugurava in Francia una nuova serie di trattati medici che si sarebbe protratta fino ai primi anni del Novecento, rappresentando, senza dubbio, un'importante tappa nella storia della sessualità prima dell'apparizione delle teorie freudiane. La novità apportata da uno studio come quello di Charcot e Magnan consisteva nel superamento di una visione colpevolizzante dell'inversione sessuale, per la prima volta studiata da un punto di vista scientifico che prescindeva da un giudizio morale...» (Giulia Scuro)