Leggere e viaggiare furono due azioni parallele per i viaggiatori di un tempo remoto, quando esistevano le biblioteche ambulanti da viaggio, valigie pensati come scaffali, compagni durante il cammino. Questo lavoro è stato pensato un po' come una piccola biblioteca ambulante, una raccolta di voci note e meno note, di brani dall'enorme produzione di resoconti, diari, reportage, racconti sugli ardui itinerari, percorsi da impavidi viaggiatori, letterati, artisti e scienziati. Ma anche storie di coloro che, per caso o per eventi imprevisti, si sono fermati nell'estremo lembo della Penisola nel corso dei secoli. Voci che sono tutte testimonianze della lunga storia della Calabria, delle sue diversità, del suo pittoresco, "sublime" paesaggio violato, oltraggiato, da invasioni selvagge, sconvolto troppo e troppo spesso da eventi naturali, scomposto dalla mano insensata dell'uomo da costruzioni insensate, da incendi dolosi. Tutte quelle "strade delle parole" di viaggiatori stranieri che hanno percorso la Calabria non sono che un invito a ripercorrere gli itinerari antichi e a scoprirne nuovi con i più comodi mezzi di comunicazione.