Il testo affronta il problema delle diverse dimensioni dell'umano: non solo individuo, non solo cittadino e nemmeno soggetto, ma anche persona. La socialità, in tutte le sue accezioni, trascina con sé la nozione di persona. Nella storia la socialità è la connotazione della fitness evolutiva dell'umano. Anzi, noi risolviamo alcuni deficit della persona proprio grazie alla gestione della relazione sociale. L'impersonale che ci rende simili a miliardi di altri nostri simili, tuttavia, non ci rende unici e quindi minaccia la nostra universale identità e, peggio ancora, la nostra identificazione. La personalità può essere valutata in termini di abilità e di adattamento sociale come funzione relazionale, cioè la capacità di interagire e di integrarsi con gli altri in diverse condizioni. Le diverse modalità di interazione e/o di integrazione sono determinate da tratti di personalità intesi come tendenze o predisposizioni alla risposta (Atteggiamenti). La soluzione al disagio della persona nell'epoca contemporanea si può risolvere con la valorizzazione dell'etica in una nuova pedagogia, denominata wetware. L'etica, dicevo, è la sostanza coagulante del wetware.