Come raccontare un'altra storia, un altro modo di fare attività sportiva, dove siano finalmente bandite espressioni del tipo «no, tu no, queste non sono cose da femmina»? Come rimuovere, nello sport, gli ostacoli e i condizionamenti legati al genere, all'identità di genere, all'orientamento sessuale, alla provenienza, all'etnia, alla condizione sociale e personale, all'età, alle opinioni, alle abilità? Nato dall'intersezione di due prospettive, quella di genere e quella educativa, questo libro contiene un invito appassionato a fare dello sport un luogo aperto, slegato dai pregiudizi, e dell'educazione sportiva una parte irrinunciabile della formazione personale e collettiva, orientata al benessere psico-fisico, lungo tutto l'arco della vita.