Studi recenti dimostrano che la globalizzazione, nell'ultimo ventennio, ha concentrato le ricchezze mondiali in mano a pochi privilegiati, impoverendo Paesi che stentavano a uscire dalla decennale crisi economica: tra questi, l'Italia. Le conseguenze negative sull'economia mondiale causate dalla pandemia hanno inasprito la situazione e ampliato il divario tra detentori di ricchezze e chi vive in povertà, acuendo le disuguaglianze. Peggioramenti dell'economia e delle condizioni dei soggetti più disagiati si hanno oggi per la guerra in Ucraina, aggiuntasi alle meno attenzionate in corso nel mondo. Oggi, il nodo strutturale della crisi risiede nella mancanza di strategie per rilanciare l'economia, creare occupazione per contrastare la povertà e ridurre le disuguaglianze grazie a un reddito distribuito più equamente. Considerando lo scenario attuale, l'autore affronta questi temi e il processo evolutivo del welfare da prevalentemente assistenziale a generativo e di comunità, individuando settori innovativi che favorirebbero lo sviluppo di un'economia sostenibile.